Il concetto di industria olearia – come lo intendiamo oggi – nacque in Liguria ed in particolare ad Imperia intorno a metà ‘800.
Tuttavia, esistono testimonianze di imprese con una visione maggiormente industriale e commerciale rispetto a quella contadina, già a partire dalla seconda metà del ‘700. Le stesse nacquero già all’epoca con l’intento di esportare le produzioni locali oltre i confini della nostra provincia.
Documenti storici di metà ‘700 riportano, infatti, l’esistenza nell’Imperiese dell’azienda “Daniel Manfredi & D’ez” descritta come di “media grandezza”; nel 1780 a Diano Marina, operava la “Fratelli Ardissone & Compagnia”; nel 1807 fu fondata la “Carlo Muratorio fu G.B.”, che fu capace di intrecciare rapporti commerciali con il sud Italia ed infine, nel 1810, ad Oneglia iniziò la sua attività l’azienda “Giovanni Bonavera & C.”.
Le stesse contribuirono a formare un’idea di industrializzazione per le successive grandi famiglie ed aziende olearie imperiesi.
La nascita dell’industria olearia possiamo inquadrarla dopo il 1860 grazie al contributo di due famiglie Onegliesi che hanno indubbiamente determinato lo sviluppo dell’industrializzazione, nonché introdotto un cambio di paradigma dei metodi produttivi, commerciali e promozionali delle produzioni olearie dell’epoca.
Si tratta della famiglia Berio, fondatrice dell’omonima “Olio Berio” e della famiglia Novaro, titolare della “Olio Sasso”.
Il fiorire di imprese più industrializzate fu supportato dalle alte potenzialità produttive della zona. Esistono infatti documenti storici, rinvenuti da opuscoli pubblicati dal sindaco Giovanni Acquarone risalenti a metà ‘800, in cui si fa riferimento ad importanti produzioni olivicole.
Anche nella campagna olearia del 1859/1860 furono smerciati circa 65.517 quintali al prezzo medio di Lire 170/q.
Nello scritto in questione l’autore specifica che il commercio dell’olio era il principale ramo dell’industria locale, la quale esportava gran parte della produzione in Germania, Francia e Prussia.
